Alcune fra le maggiori opere di Michelangelo Buonarroti (Caprese 1475 - Roma 1564) sono conservate a Firenze: disegni, sculture, pitture, architetture. Il grande artista del Rinascimento, studioso delle opere di Masaccio e Brunelleschi, si forma nelle botteghe fiorentine del Ghirlandaio e di Bertoldo al tempo di Lorenzo il Magnifico. Da Firenze si sposta a Siena, Bologna, Venezia, in Lunigiana e specialmente a Roma, ove poi muore, lontano dalla sua città per gli ultimi trent’anni della lunga esistenza. Trasferite le spoglie a Firenze, viene sepolto in Santa Croce, ove Giorgio Vasari gli innalza il monumento.
Un itinerario che porti a conoscere le sue maggiori opere fiorentine prende avvio da piazza San Marco, di fronte agli ex giardini medicei, ove compì il suo apprendistato come scultore, e quindi dal Museo dell’Accademia, nel quale è conservato il David originale in marmo (1501 - 1504) trasferito da Piazza della Signoria, e le opere incompiute (il San Matteo, i Prigioni e la tarda Pietà da Palestrina). Oltrepassato il Palazzo Medici, ove modificò la loggia michelozziana chiudendola con finestre ‘inginocchiate’, si giunge di fronte alla basilica di San Lorenzo, la cui facciata incompiuta avrebbe potuto essere uno dei suoi capolavori (vedi il modello ligneo a Casa Buonarroti).
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David
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Da piazza Madonna, ci trasferiamo al museo dell’Opera del Duomo per ammirare la Pietà col suo celebreautoritratto, eseguita a Roma(1550 ca),e visitiamo quindi il museo Nazionale del Bargello, dove sono esposte opere giovanili in marmo come il Bacco e il Tondo Pitti (1495-1506) ed il Bruto, eseguito a Roma dopo il 1537.
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La Pietà |
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Tondo Doni
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I mportanti disegni e la sua unica pittura fiorentina, la Sacra Famiglia, o "Tondo Doni" (1504-1506), sono conservati agli Uffizi, mentre nel Salone dei ‘500 in Palazzo Vecchio, ove avrebbe dovuto dipingere la Battaglia di Cascina (un grande affresco mancato), è collocato il marmo incompiuto raffigurante ilcosiddetto Genio della Vittoria.
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L’ultima tappa dell’itinerario in città si conclude nel museo di Casa Buonarroti, ove sono conservati disegni, opere giovanili e ritratti dell’artista, esaltato nel Seicento dal nipote Michelangelo il ‘giovane’ come il nume benefico della famiglia
Nel 1875, la città e Giuseppe Poggi gli dedicheranno il monumento celebrativo al centro del piazzale che da lui prenderà il nome, meta d’obbligo per chiunque giunga a Firenze.
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Tondo Pitti |
Madonna della Scala
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